Stagione Tram Danza 2023/2024 #2
P R O G R A M M A
COLLETTIVO C.R.A.C.
IO MOSTRO TU MOSTRI
La mostruosità è lo spazio liminale di chi sfugge alle maglie del potere della normalità. Persone senza fissa dimora, di genere non conforme, razzializzate, folli, sex workers e tutti i soggetti al margine, ambigui e poliformi: non inscatolabili.
Sono corpi spostati, deviati, sfaccendati, mortificati, obbligati a nascondersi e cammuffarsi per poter esistere nel mondo. Il clima di sorveglianza pervasiva non lascia loro scampo: quando camminano alla luce del giorno sono guardati, squadrati, mostrificati. Lo sguardo è il primo dispositivo di potere che si poggia su di loro.
Sono tutti soggetti decapitati, corpi inscatolati: dalle categorie, dal desiderio represso, dalla pretesa di dominio dell’uniformità e dell’uniforme.
L’unico corpo accettato è quello funzionale, prestazionale, bello, produttivo, adeguato ai canoni, ordinato. Corpi automatici e automatizzati dai processi di addomesticamento del potere, fedeli all’autorità, religiosi credenti del sistema; corpi di produzione tesi a servire l’istituzione.
Si muovono con il minimo sforzo: nessuna azione è inutile, nessun gesto superfluo. Hanno schemi procedurali precisi e li e-seguono obbedendo alla partitura che qualcun altro ha già scritto per loro, senza scelta, senza gioia, senza margine di movimento.
Il potere ci deruba l’esistenza, a partire dal grado di libertà di movimento che ci è concesso nel mondo.
a seguire
ATTIVISTI DELLA DANZA
SHARING SCORES – Verso nuove modalità di scrittura collettiva
Indagine sulle pratiche del corpo legate al concetto di score, inteso come partitura coreografica o indicazione di movimento, che Attivisti della danza porta avanti già da diversi anni.
Ispirazione principale è stato il lavoro di Simone Forti, coreografa e artista visiva americana di origini fiorentine, che ha rivoluzionato negli anni ‘60 il concetto di danza e performance e che quest’anno è stata premiata con il Leone d’oro alla carriera dalla Biennale di Venezia. Gli scores di Simone Forti sono occasioni collettive di condivisione dello spazio, dei gesti e dei corpi in una direzione filosofico-politica. Sono frasi, piccole immagini descrittive, indicazioni pratiche, funzionali alla realizzazione di azioni dalla durata variabile che sperimentano il pensiero fisico del corpo collettivo.