Laddove i più rifuggono il presente e quando il mondo è sempre altrove, “ora” e “qui”perdono di significato e la presenza diventa un bene raro, si estingue.Gli indicali “qui” e “ora” sono espressioni linguistiche il cui significato dipende dal contesto.“Qui” significa “in questo luogo”, ovvero il luogo in cui io (colui o colei che utilizza tale espressione nel discorso o nel pensiero) mi trovo ora: il luogo che in questo momento sto percependo ed esperendo, il luogo che mi è ora presente e in cui io sono presente ora. “Ora”significa “in questo momento”, ovvero l’istante che sto vivendo, quello in cui sto percependo e pensando: l’istante che scandisce il mio esperire e l’unico ad esistere, per me.In un mondo di dispositivi e virtuali reti sociali, percezione, pensiero ed esperienza divergono di nuovo dal reale, divenendo vuoti contenitori, e gli indicali smarriscono il loro significato.Mai qui, in nessun luogo ora. Non rimane che farsi vivere addosso una vita evanescente, prigionieri di un’infinita ma piatta potenzialità, dove le priorità s’invertono, o collassano su una superficie omogenea, sterminata, ripida e scivolosa, che risucchia e inghiotte, come un buco nero.
A SEGUIRE
Depositarsi, mescolarsi distintamente, considerare ascoltando, digerire. Come in una sospensione chimica, dove gli elementi coesistono creandosi spazio a vicenda, così i corpi pretendono di essere in continuo mutamento, a metà tra l’affiorare e il depositarsi, ricercando il modo di abitare un ambiente condiviso.
L’arpa e il contrabbasso sono stati i due archetipi di riferimento del progetto sia come sonorità che come estetica, perché liberamente associati rispettivamente al corpo femminile e a quello maschile.